Come previsto questa mattina mi son svegliato e ho trovato il giardino imbiancato!
Ancora non attacca molto bene ma è tutto il giorno che nevica.
Domani pescatina di 3 ore per testare la tenuta dell'attrezzatura in visione della 3 giorni di settimana prossima.
Proverò anche le nuove self made al mandarino per acque fredde.
giovedì 21 novembre 2013
mercoledì 20 novembre 2013
Arriva l'inverno: è tempo di carpfishing estremo!
Finalmente le temperature si sono abbassate e si inizia a parlare di neve.
Mi ero un po' annoiato di queste giornate piovose e umide. Scarpe bagnate, attrezzatura zuppa e sempre con lo scomodo impermeabile indosso che ti fa sudare come un totano!
Adesso viene il bello!!!
E' tempo di CARPFISHING ESTREMO!!!
Ed io sto già preparando la prima sessione di 3 giorni in un lago immerso nel bosco!
Previsioni meteo: neve, temperature sotto lo zero e lupi affamati (sicuramente attratti dalla carne alla brace che cucinerò!).
Diciamo che non basta essere temerari per affrontare una sessione di pesca in condizione estreme.
Bisogna attrezzarsi per resistere al freddo con vestiti adeguati e cibi calorici.
Avere una stufetta a gas è fondamentale, non tanto per dormire (tenda, sacco a pelo e vestiti già ci proteggono nella notte), tanto per poter fronteggiare situazioni critiche come bagnarsi i vestiti ed essere costretti a cambiarsi.
Pescare in queste condizioni se fatto con cervello può regalare emozioni uniche.
Quando sei immerso in un paesaggio innevato, nel totale silenzio, riesci ad affinare altri sensi. Percepisci la fiamma della vita che arde e vibra dentro il tuo petto, sei un tutt'uno con la natura che ti circonda e dopo poco, allo stesso modo in cui percepisci la tua essenza vitale riesci a percepire anche quella delle altre forme di vita che hai vicino.
Un pesce affiora crespando l'acqua, un cervo respira nel freddo a 100 metri da te mentre un vecchio albero si scrolla la neve di dosso...
Sono cose semplici, ma pochi sono coloro che le vivranno nella loro vita.
E se le cose preziose sono quelle rare...
Mi ero un po' annoiato di queste giornate piovose e umide. Scarpe bagnate, attrezzatura zuppa e sempre con lo scomodo impermeabile indosso che ti fa sudare come un totano!
Adesso viene il bello!!!
E' tempo di CARPFISHING ESTREMO!!!
Ed io sto già preparando la prima sessione di 3 giorni in un lago immerso nel bosco!
Previsioni meteo: neve, temperature sotto lo zero e lupi affamati (sicuramente attratti dalla carne alla brace che cucinerò!).
Diciamo che non basta essere temerari per affrontare una sessione di pesca in condizione estreme.
Bisogna attrezzarsi per resistere al freddo con vestiti adeguati e cibi calorici.
Avere una stufetta a gas è fondamentale, non tanto per dormire (tenda, sacco a pelo e vestiti già ci proteggono nella notte), tanto per poter fronteggiare situazioni critiche come bagnarsi i vestiti ed essere costretti a cambiarsi.
Pescare in queste condizioni se fatto con cervello può regalare emozioni uniche.
Quando sei immerso in un paesaggio innevato, nel totale silenzio, riesci ad affinare altri sensi. Percepisci la fiamma della vita che arde e vibra dentro il tuo petto, sei un tutt'uno con la natura che ti circonda e dopo poco, allo stesso modo in cui percepisci la tua essenza vitale riesci a percepire anche quella delle altre forme di vita che hai vicino.
Un pesce affiora crespando l'acqua, un cervo respira nel freddo a 100 metri da te mentre un vecchio albero si scrolla la neve di dosso...
Sono cose semplici, ma pochi sono coloro che le vivranno nella loro vita.
E se le cose preziose sono quelle rare...
lunedì 18 novembre 2013
E' arrivata la mia nuova bambina!...ma che paura!
Oggi mi sono svegliato raggiante!
Aspettavo la consegna del mio ultimo acquisto:
una meravigliosa Dream Maker Enduro 2 del mitico Rod Hutchinson e costruita dal grande artigiano Alastair Bond nel 2000!
Finalmente alle 13.00 arriva il corriere!
Corro al cancello, come un bimbo corre all'albero la mattina di natale...ma dinnanzi ai miei occhi increduli una scena raccapricciante degna di un film horror!!!!!
Alle persone deboli di cuore si sconsiglia la visione della foto...
Più che una canna da pesca parrebbe una mazza da hokey!!!
bip...bip...biiiip!! è un avvisatore?! NO, è la censura!
Col cuore in gola faccio questa foto e poi mi avvento sulla scatola dilaniandola in pochi secondi.
Wow!! E' intatta!!
Nella parte piegata c'erano giornali accartocciati!
Ed ecco la mia bambina nella sua copertina!
sabato 16 novembre 2013
La nascita di un carpista
Ed eccomi al primo post di questa nuova avventura con l'obiettivo di trasmettere ai miei lettori un po' della mia passione ed emozioni che il carpfishing ha saputo donarmi.
Figlio di un appassionato di pesca alla trota ho fin da piccolo frequentato laghi e laghetti privati adibiti a trote nei dintorni di Firenze come il Lago di Legri, i Tre Pini, la Cassiana ecc.
Poi un giorno capitai al Lago di Vetrice, alla Rufina, ed ebbi il primo incontro con un ciprinide... ci guardammo negli occhi, entrambi estenuati dal combattimento (pescavo con un filo del 12...), e capii che stava sbocciando un amore!
Tornai a casa e iniziai ad informarmi su internet riguardo alla pesca di fondo incappando nella tecnica di pesca con le boiles (ancora non sapevo si chiamasse carpfishing).
Con l'attrezzatura che avevo a disposizione riuscii a realizzare un hair rig su di un amo a paletta da trota, comprai un sacchetto di pastura per carpe e attesi il fine settimana successivo...
Tornai a Vetrice per testare questo strano innesco ad amo scoperto, utilizzando come boiles delle palline di pastura che facevo al momento ed un bastoncino di legno, raccattato da terra, legato all'hair rig, per far rimanere la pastura attaccata al capello.
Fu una grande sessione di pesca! A fine giornata mi facevano male le braccia da quanti combattimenti feci!
Ne seguirono altre 2 uscite piene di soddisfazione che confermarono la nascita di uno stretto rapporto tra me e il ciprinide.
Purtroppo, per problemi di famiglia, non andai più a pescare. Mia madre morì, la mia azienda fini in un vortice di eventi negativi che la portarono al collasso lasciandomi solo debiti e fui costretto a trasferirmi.
Mi lasciai tutto alle spalle e ricominciai una vita.
La sorte volle che mi trasferii in una casa a 70 metri da un lago libero pieno di carpe e altri pesci!
Allora mi riavvicinai alla pesca, sempre con il mio galleggiante cercando di prendere dei cavedani che vedevo muoversi a pelo d'acqua. In seguito capii che c'erano anche le carpe.
Penso che l'andare a pescare in quel periodo mi abbia salvato la sanità mentale e la vita visto tutte le brutte cose che mi erano successe nei mesi precedenti.
Dopo un anno feci l'incontro che avrebbe dato una svolta alla mia vita da pescatore.
Conobbi Fabio, il ragazzo di un'amica, che nel parlare mi disse che faceva carpfishig.
Alla prima occasione lo raggiunsi al Lago Verde per vedere come pescava.
Da quel pomeriggio iniziò la mia grande passione per il Carpfishing!
Questa è la storia della nascita di una passione che mi accompagnerà per sempre.
Un amore per la carpa, la natura, il mondo, la vita...
Figlio di un appassionato di pesca alla trota ho fin da piccolo frequentato laghi e laghetti privati adibiti a trote nei dintorni di Firenze come il Lago di Legri, i Tre Pini, la Cassiana ecc.
Poi un giorno capitai al Lago di Vetrice, alla Rufina, ed ebbi il primo incontro con un ciprinide... ci guardammo negli occhi, entrambi estenuati dal combattimento (pescavo con un filo del 12...), e capii che stava sbocciando un amore!
Tornai a casa e iniziai ad informarmi su internet riguardo alla pesca di fondo incappando nella tecnica di pesca con le boiles (ancora non sapevo si chiamasse carpfishing).
Con l'attrezzatura che avevo a disposizione riuscii a realizzare un hair rig su di un amo a paletta da trota, comprai un sacchetto di pastura per carpe e attesi il fine settimana successivo...
Tornai a Vetrice per testare questo strano innesco ad amo scoperto, utilizzando come boiles delle palline di pastura che facevo al momento ed un bastoncino di legno, raccattato da terra, legato all'hair rig, per far rimanere la pastura attaccata al capello.
Fu una grande sessione di pesca! A fine giornata mi facevano male le braccia da quanti combattimenti feci!
Ne seguirono altre 2 uscite piene di soddisfazione che confermarono la nascita di uno stretto rapporto tra me e il ciprinide.
Purtroppo, per problemi di famiglia, non andai più a pescare. Mia madre morì, la mia azienda fini in un vortice di eventi negativi che la portarono al collasso lasciandomi solo debiti e fui costretto a trasferirmi.
Mi lasciai tutto alle spalle e ricominciai una vita.
La sorte volle che mi trasferii in una casa a 70 metri da un lago libero pieno di carpe e altri pesci!
Allora mi riavvicinai alla pesca, sempre con il mio galleggiante cercando di prendere dei cavedani che vedevo muoversi a pelo d'acqua. In seguito capii che c'erano anche le carpe.
Penso che l'andare a pescare in quel periodo mi abbia salvato la sanità mentale e la vita visto tutte le brutte cose che mi erano successe nei mesi precedenti.
Dopo un anno feci l'incontro che avrebbe dato una svolta alla mia vita da pescatore.
Conobbi Fabio, il ragazzo di un'amica, che nel parlare mi disse che faceva carpfishig.
Alla prima occasione lo raggiunsi al Lago Verde per vedere come pescava.
Da quel pomeriggio iniziò la mia grande passione per il Carpfishing!
Questa è la storia della nascita di una passione che mi accompagnerà per sempre.
Un amore per la carpa, la natura, il mondo, la vita...
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