R.Walker fu il primo che iniziò ad interessarsi alla carpa cercando di creare la prima forma di specializzazione, contribuendo alla realizzazione della prima canna da carpfishing: la Mark IV.
Una canna morbida di 10 piedi di bambù intrecciato a forma esagonale con test di curvatura pari a circa 1,5 libbre.
La cattura di Clarissa, effettuata proprio con una Mark IV, guadagnò un'impressionante serie di copertine sulla riviste dell'epoca.Da quel momento iniziò a diffondersi in Inghilterra la passione verso le grosse carpe e la tecnica di pesca tradizionale cominciò a divenire selettiva riducendo gradualmente la minaccia di altre specie di pesce.
Le esche vengono gradualmente indurite fino a creare la boilies cioè un’esca “bollita” affinché diventi più dura. Gli inneschi erano di tipo tradizionale con amo immerso nell’esca stessa con l’unica variazione nel fatto che comunque la punta dell’amo veniva stabilmente mantenuta ben in vista e libera da possibili coperture.
Per quanto riguarda le canne da pesca la seconda metà degli anni 60 porta l’avvento delle fibre di vetro e la fine delle canne “splitcane”.
Fu la leggendaria Hardy a tentare questa via innovativa mirando soprattutto alla pesca al salmone, con un modello da 10 piedi e 1,7 libbre che però appariva assolutamente adatto ai nostri scopi. In quella direzione andarono anche alcuni pescatori famosi quali Jim Gibinson con la sua Clooper e Jack Hilton che con la sua canna, offrì a tutti alcune riflessioni importanti sulla conicità delle canne.
E’ questo il periodo in cui si preparano canne anche di 2 libbre e le maggiori aziende cominciano a studiare anelli adatti alla pesca con questi attrezzi .
Fu la leggendaria Hardy a tentare questa via innovativa mirando soprattutto alla pesca al salmone, con un modello da 10 piedi e 1,7 libbre che però appariva assolutamente adatto ai nostri scopi. In quella direzione andarono anche alcuni pescatori famosi quali Jim Gibinson con la sua Clooper e Jack Hilton che con la sua canna, offrì a tutti alcune riflessioni importanti sulla conicità delle canne.
E’ questo il periodo in cui si preparano canne anche di 2 libbre e le maggiori aziende cominciano a studiare anelli adatti alla pesca con questi attrezzi .
Il passo seguente fu fatto da colui che viene additato come padre di tutto il movimento sebbene le teorie sia al proposito differenti.
Nel 1978, Kevin Maddocks e Lennie Middleton, dopo ripetute osservazioni in acquario, misero a punto una tecnica di innesco che lasciava completamente libero l'amo. L'esca veniva infatti collegata ad esso grazie a un "capello" (inteso come filo, o filamento molto sottile) detto per questo hair rig. In questo modo, lasciando l'amo scoperto, era possibile favorire l'aggancio dello stesso nella bocca del pesce senza che questo penetrasse nella bocca, ma facendo sì che si "agganciasse" al labbro inferiore, in modo da non procurare particolari danni e dolori alla carpa, trattandosi di un lembo di carne prevalentemente cartilagineo.
Da quel momento datiamo la nascita ufficiale di un movimento che ha visto angler come Rod Hutchinson creare aromi come lo Scopex, il Maple Cream che sono divenuti la scelta di tutti i pescatori d’Europa. Andy Little, autore di articoli e di catture storiche, Chris Yates , filosofo pescatore, poeta e recordman per molti anni, Tim Paisley creatore dapprima della Nutrabaits e quindi della Rivista Carpworld e tanti altri che rispondono ai nomi di Julian Cundiff, Max Cottis, Rob Maylin, Duncan Key, Zenon Bojko.
Dopo di questi la storia del carpfishing diventa presente.
Meglio viverlo che leggerne la cronaca!
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